VoIP

monitorIn questi mesi stiamo assistendo allo sviluppo della telefonia su IP, detta Voice over IP (VoIP). Questa tecnologia permette di convergere la telefonia su una rete dati IP esistente, consentendo l’abbassamento dei costi delle telefonate tra sedi remote, i costi di interurbane (detto toll-bypass), di mantenimento di due infrastrutture (fonia/dati) e di cablaggio. Oltre a tanti vantaggi si pone come sempre il problema della sicurezza, tema che, a mio avviso, non sempre viene affrontato nella giusta maniera da i produttori. Quali sono i problemi e come si fa quindi a proteggere la propria infrastruttura di voce su IP ?

Prima di affrontare l’argomento sicurezza, ripassiamo brevemente insieme quali sono le componenti di una infrastruttura e gli standard esistenti. Gli elementi funzionali dell’infrastruttura sono sostanzialmente tre, anche se per ognuna delle funzioni possono esserci piu’ sistemi per ridondanza o per complessita’ dell’infrastruttura in essere. Continua a leggere

Configurazione di Windows con Kerberos e LDAP

monitorContrariamente a Linux, dove il modulo per Kerberos è da installare, su Windows 2000 e superiori invece è già parte del sistema operativo, in quanto è alla base dell’autenticazione Microsoft. Per fare il setup del Kerberos di Windows come workstation invece è necessario avere il Resource Kit, in quanto contiene delle utility a riga di comando che ci serviranno per il setup, in particolare i programmi ksetup.exe, klist.exe e opzionalmente ktpass.exe. Per quanto riguarda , abbiamo precedentemente accennato che Windows non è in grado di rivolgersi direttamente ad un LDAP server per scaricare il profilo utente, in quanto il servizio di autenticazione Microsoft, seppur usando un backend LDAP (Active Directory), viene effettuato attraverso NetBIOS over TCP/IP. Non potendo cercare le caratteristiche dell’utente su LDAP, Windows ne cerca le caratteristiche sul database utente locale, in Continua a leggere

Configurazione di Linux con Kerberos e LDAP

linuxPer configurare il client Linux al fine di autenticare e assegnare i profili all’utente si è agito sul Pluggable Authentication Module (PAM) e sul Name Service Switch (NSS). Come accennato precedentemente, il laboratorio è stato effettuato con un client Linux, ma è possibile effettuare la stessa configurazione anche su tutti quei sistemi Unix che dispongono di entrambi i sottosistemi.

Il sottosistema PAM si occupa di autenticare/autorizzare l’utente, ad esempio con la password, limitandolo, ad esempio, a determinati orari o terminali, mentre NSS permette di reperire le informazioni necessarie all’utente ed al sistema, come ad esempio gli attributi utenti e gli host. Sia Linux che altri ambienti Unix necessitano però delle estensioni necessarie al fine di usare PAM e NSS con Kerberos e LDAP: nel nostro caso useremo il modulo Kerberos per PAM e il modulo LDAP per NSS. Si poteva scegliere di Continua a leggere

Password

monitorLe password, a volte denominate anche passphrase, o parole chiave, sono il più semplice dei tre metodi per garantire l’autenticità dell’identificazione di un utente che si collega ad un sistema.

Un esempio di password è il PIN del bancomat.

Oltre al fatto che, per ovvi motivi, esse devono essere tenute segrete per evitare che altri possano spacciarsi per noi, è anche molto importante che queste vengano scelte con attenzione. Continua a leggere

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