Freenet / Hyphanet: la prima darknet pubblica

Freenet è stata una delle prime darknet rese disponibili al pubblico. Con la versione 0.7, il progetto ha introdotto significative innovazioni rispetto alla precedente 0.5, ridefinendo l’approccio alla pubblicazione anonima di contenuti online. Dal 2023, Freenet viene anche indicata come Hyphanet, pur mantenendo le stesse fondamenta tecnologiche.

Architettura e funzionamento

Freenet è implementata come protocollo anonimo che opera a livello approssimativamente equivalente al livello 3 ISO/OSI. Utilizza UDP come protocollo di trasporto, mentre le versioni precedenti (fino alla 0.5) utilizzavano il TCP.

I nodi sono paritari (peer-to-peer) e incorporano:

  • un datastore per la memorizzazione distribuita dei contenuti;
  • un proxy locale per configurare il nodo e navigare all’interno della rete Freenet tramite browser.

I contenuti possono essere pubblicati e recuperati da qualsiasi nodo della rete. L’uso della crittografia garantisce l’anonimato sia per chi pubblica sia per chi consulta le informazioni. Inoltre, l’algoritmo di routing è parzialmente stocastico e assicura una plausible deniability anche per gli operatori dei nodi.

Pubblicazione anonima (Freesite)

È possibile creare un sito web anonimo (freesite) all’interno del datastore condiviso. I contenuti vengono suddivisi in chiavi cifrate, distribuite in modo ridondante e casuale tra i nodi della rete. Poiché ogni chiave è crittografata, il gestore di un nodo non può conoscerne il contenuto, offrendo così protezione legale in molte giurisdizioni.

Meccanismo di cancellazione automatica

Per evitare la saturazione dei datastore, Freenet cancella automaticamente i dati poco richiesti. I contenuti popolari restano disponibili, mentre quelli dimenticati vengono eliminati progressivamente.

Modalità di accesso: Opennet vs Darknet

Una volta richiedente invito, oggi Freenet/Hyphanet offre due modalità di accesso distinte:

🔓 Opennet (accesso libero)

  • Accesso diretto e immediato.
  • Connessione automatica con peer pubblici casuali.
  • Semplice da installare, consente di esplorare la rete anche senza competenze tecniche.
  • Anonimato buono ma non massimo.

🔐 Darknet (rete ad invito)

  • Richiede scambio manuale di certificati tra utenti.
  • Consente di creare una rete chiusa e fidata (friend-to-friend).
  • Garantisce maggiore privacy, sicurezza e resistenza a sorveglianza e censura.

Durante l’installazione puoi scegliere la modalità preferita. In qualsiasi momento puoi passare da una all’altra.

Criticità storiche

I principali limiti rilevati nella versione 0.7:

  • lentezza e pesantezza (l’intero sistema è in Java);
  • sviluppo caotico, spesso testato direttamente sulla rete attiva;
  • vulnerabilità a attacchi DoS mirati a molti nodi, poiché la rete è ancora monolitica e non suddivisibile in sotto-darknet.

Versione 0.5 vs 0.7 (oggi 0.7.5)

La versione 0.7 rappresenta una riscrittura completa della 0.5, con cambiamenti sostanziali:

  • passaggio dal TCP all’UDP;
  • nuovo algoritmo di routing delle chiavi;
  • dimensione delle chiavi ridotta di 100 volte.

Le due versioni non sono compatibili: non possono comunicare tra loro, né condividere lo stesso datastore. Tuttavia, è possibile eseguire entrambi i nodi (0.5 e 0.7) sullo stesso host.

La versione 0.7.5 (build 1501) è l’ultima release stabile, rilasciata nel febbraio 2025.

Installazione

Per una guida completa e aggiornata all’installazione di Freenet (Hyphanet), consulta la documentazione ufficiale:

➡️ https://www.hyphanet.org/pages/documentation.html

Strumenti inclusi in Freenet 0.7

La versione 0.7 include strumenti terzi precedentemente separati:

  • Jsite: per pubblicare freesite
  • Thaw: semplice client P2P per lo scambio di file
  • Frost: sistema di messaggistica e bacheca evoluto (BBS)

Considerazioni finali

Freenet/Hyphanet rimane una delle reti più mature per la pubblicazione anonima e resistente alla censura, anche se richiede risorse e competenze per l’installazione e l’uso. La versione 0.7.5 offre maggiore stabilità rispetto al passato, ma l’evoluzione futura è ancora in corso e molto dipenderà dalla capacità del progetto di semplificare l’accesso e proteggersi meglio da attacchi.

Per chi volesse unirsi alla rete, si consiglia di iniziare con la modalità Opennet, per poi eventualmente passare alla Darknet con invito manuale tra peer fidati.

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